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1. |
Stanchi
03:20
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Neanche più un motivo
Per restare senza fiato
Un profilo basso è meglio
Che un cazzotto
Nello stomaco
Che bella serata
Ho passato
Tra la file per le birre
E un cesso intasato
Tu impiegato, ripiegato
Ma sorridi
Tra mezz’ora
Sei rientrato
Il vento è cambiato
Sei cambiato
Siamo cambiati
Siamo suggestionati
Stanchi
Come siamo stanchi
In questi giorni
Frasi pesanti
E veleni
Coscienze dentro serre
Non pensano più a niente
Ma stanno in piedi
Occhi
Da telespettatori
Le nostre spiegazioni
Irresponsabili
Pronti
A diagnosi e rimedi
Di giorni intossicati
Ma siamo seri
L’unica cosa che so
Essere onesta
L’unica cosa che ho
La mia faccia
L’unica cosa che ho
La sto perdendo
In questa farsa
Gioca ancora
Gioca pure
Ma soltanto
Nei tuoi spazi
L’abitudine
È un azzardo
Che ti fotte
Mentre scherzi
Gioca pure
Gioca ancora
Sembra
Quasi ti diverti
Riformisti
O antagonisti
Come oroscopi
E tarocchi
Siamo disposti
Siamo interpretati
Edulcorati
Suggestionati
Ambizioni in miniatura
Sogni ridimensionati
Deviazioni
Per progetti tollerati
Gioca ancora gioca pure
Prova ancora e disgustarti
Tu distinguiti e poi insegnami
La lotta nei salotti
Stanchi
Come siamo stanchi
In questi giorni
Assoluzioni
Indulgenti
Per tutti
I nostri sogni
Scartati dai bisogni
Più convenienti
Presi
Come ostaggi
Inermi
Pronti
Per gli accordi
Ma siamo
Complici
Sbraiti
Come bambini offesi
Le tue provocazioni
Ma siamo seri
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2. |
La Mia Nuova Casa
03:14
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La mia nuova casa è bellissima
Il mio nuovo quartiere mi è ostile
La mia vecchia vita
È stata condannata
Le mie nuove convinzioni
Un pugnale sottile
Per chi è vile, per chi è vile
Per chi è vile, per chi è vile
La mia nuova casa
Si dà poche arie
Le cattive abitudini
Sanno a che ora arrivare
Le conosco da sempre
E non mi lamento
Non racconto i fatti miei
Emozionando
Dà consenso, crea consenso
Piangono tutti, questo è il bello
Curami curami
Dai sorrisi affrettati
Curami curami
Dagli abbracci sbagliati
Dati comunque
Alla gente di merda
Ma la mia nuova casa
Ha una certa esperienza
Curami curami
Dal cronista ruffiano
Curami curami
Il sindacato è più buono
Dal non so più chi sono
Ho avuto un brutto momento
Ma nella mia nuova casa
La lealtà non è in saldo
Risposte eleganti a domande sbagliate
Non ho capito le cose
Non le ho capite per bene
Ho girato per poco
ma ho preteso di tutto
Ma l’onestà approssimata
Non è mai valsa un lutto
Ma ho detto tutto, ma ho detto tutto
Poi passa tutto, poi passa tutto
La mia nuova casa
Ha una lavatrice fortissima
Lavo tutto per bene
Per non chidermi di me
Ma non ho mai vissuto
Su una colonia sul mare
Non viaggio come Concato
Solo per cogliere un fiore
Ci basta poco, c’hanno fregato
Non c’è conflitto, ci basta poco
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3. |
Alla Rovescia
03:33
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La coerenza non è un valore
Ma una scelta personale
Di chi vive in modo serio e noioso
E non si sa divertire
La pace armata non è un ossimoro
Ma una birra analcolica
Quando hai voglia di bere
E quella normale fa male
E il gilet di mio padre
Non è consumato
Il contratto della luce
Non è stato tagliato
È lui che ha scelto l’austerità
È un uomo sobrio
Però le case d’inverno
È una canzone bellissima
E se la notte non dormo
È veramente tristezza
E poi io sto piangendo
Mica mi commuovo
Perchè qualcuno ha davvero
Quel cielo per cazzo di stanza
E non è letterario
I soldi non danno la felicità
I soldi non danno la felicità
I soldi ti tolgono la dignità
Quando non ce l’hai
Quando non ce l’hai
Rip.
Lo sfruttamento è una invenzione
Un falso storico una aggressione
Di chi proprio non ce la fa
A ringraziare il padrone
E non è un crimine blindare il confine
Ma una scelta di cuore
Per stare sicuri e più larghi
Con chi si vuole bene
Lindo ferretti non è antiabortista
E non è vero che da tempo
C’ha un pensiero di destra
Assistiamo al travaglio di un uomo
In piena crisi mistica
È tutto alla rovescia
Però la vita è bellissima
E poi io dico sul serio
Mica faccio politica
E sto solo aspettando
Mica do il perdono
Perché qualcuno ha davvero
Quel cielo per cazzo di stanza
E non è letterario
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4. |
Meglio Di Te
03:45
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Io sono meglio di te
Io sono meglio di te
Lavoro molto di più
Guadagno anche per te
Io vivo meglio di te
Ragiono meglio di te
Mi fido poco di chi
Non parla solo per sé
Farmi sentire sola
Condannarmi ancora
Se non ti do ragione
Non ti servirà
Usare il tuo bastone
Su ogni mia opinione
Non mi fa tremare
E non mi cambierà
Uscirò tutte le sere
Sai fidarsi fa bene
Meglio che avere le ronde
Sotto il mio portone
Avrò un crescente disprezzo
E guarderò con sospetto
Se ti incontrerò
Libera le strade Libere senza delibere
Non recintare io devo circolare
Libere le strade Libere senza delibere
Mi hai già depresso
adesso non mi provocare
Libera le strade libere senza delibere
È bianco, nero, prete chi può fare male
Libera le strade libere senza delibere
Libera è l’idea
Che non esiste confine.
Io sono meglio di te
Io sono meglio di te
Dormo molto di più
Sorrido anche per te
Io son più degno di te
Ho più futuro di te
Bevo alla faccia di chi
Non può brindare con me
Farmi sentire vuota
Come una lattina
Da calciare al volo
Non ti servirà
Usare il tuo terrore
Su ogni convinzione
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5. |
Agosto
03:07
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Vienimi a prendere
Agosto si è ubriacato
Chiamo e non mi risponde
E poi si offende
Se dico che fa caldo
E lui si sente novembre
E non mi sente
Mi butta in un giardino
Col gelato
E poi pretende
Che io faccia finta
Di niente
Ma piove piombo
Trema tutto
E muoio
Prematuramente
Ridi amore
Ha i muscoli il dolore
Ringhia
Ma si arrende presto
Chiedi
Non piangere
Che è tutto falso
Tranne questo abbraccio
Vedi
La vita ha fretta
Di una croce
E un’altra udienza
È tolta
E pallidi ridiamo
Di una legge in voga
E abbronzatissima
Agosto
Mi viene a prendere
Agosto oggi ha deciso
Che è lui
Il mese più importante
E mi costringe
A un ricordo da bambino
A un pigiama che protegge
Adesso basta basta
Oggi si prova tutto
E non provare a dirmi
Che sei troppo stanca
Ma l’aria è ferma
L’ansia è calma
E muoio
Senza un filo d’ombra
Ridi amore…
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6. |
Di Cosa Parliamo
03:33
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Hai visto hai visto
Come passa tutto
Siamo stati all’inferno
Di un pensiero depresso
Una vacanza studio
Della felicità all’opposto
Ma l’hai visto, l’hai visto
Come passa tutto
Hai visto. Hai visto
Come si ripara tutto
Come dal carrozziere
Come in lavanderia
Le coscenze ferite
E l’etica a lutto
Ma l’hai visto
Come siamo sereni adesso
Come sembriamo contro
Pur essendo obbedienti
Come sembriamo cortesi
Pur essendi distanti
Come sembriamo offesi
Pur essendo conniventi
Come siamo decenti
Di cosa parliamo, di cosa parliamo
Quasi letterari dell’amore che fa male
Ho smesso di fumare...
Con un libro che è vangelo
Lo dovresti fare tu, che fumi col pensiero
Di cosa parliamo, di cosa parliamo
Seri del governo che è una merda e lo sapevo
Ma condanno la violenza però che c’entra
Quella fatta con le bombe vista solo in
lontananza
E allora di cosa parliamo
Hai visto hai visto
Non siamo più inquieti
Ma ecumenici invaghiti
Rincoglioniti ascetici
Regaliamola al cielo
La felicità
Si fa pace con tutto
E tutto ha una età
Hai visto hai visto
Come sembri importante
Come teorizziamo tutto
Parlando di niente
Come ci muoviamo bene
Tra il sociale e l’inconscio
Ma l’hai visto sembri quasi contento
A sputare indignato alla cena degli altri
A sentirti coerente mentre stai per tradirti
A elargire visioni di ciò che è successo
E a restare al tuo posto
Non mi fa adeguare
E non mi calmerà
Uscirò tutte le sere
Sai fidarsi fa bene
Meglio che avere le ronde
Sotto il mio portone
Avrò un crescente disprezzo
E guarderò con sospetto
Se t’incontrerò
Libera le strade libere ...
Libera le strade libere
Le strade libere
Libera le strade libere
Io sono meglio di te ...
C’hai messo impegno
Ma non m’hai convinta
Capisco il senso
E non te la dò vinta
Sei stato bravo
A farmi più paura
Però è con te
Che non mi sento sicura
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7. |
Spengo
03:35
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Benvenuti
Ma si fa per dire
C’è uno spettacolo osceno
Che non vorremo vedere
Vi mostriamo
In anteprima mondiale
La barbarie di un uomo
Che mangia trote di fiume
L’inviato è sul posto
Vi aggiorneremo al più presto
Ma passiamo all’agguato
In una villa a collecchio
Un uomo è rimasto
Trucidato sull’erba
Un criminale potente armato
Di schiuma da barba
È la sparizione del reale
L’arte del prestigiatore
Non mi dirà mai cosa dire
Ma l’argomento da trattare
È la sparizione del reale
La voce sorda del potere
Non mi dirà mai dove andare
Ma la strada che conviene
Guarda come porto il tempo
Guarda come do il consenso
Guarda come mi addormento
Guarda come penso a stento
Eppure non spengo
Ma colleghiamoci adesso
Con lo zoo di berlino
Una mamma orsa ha adottato
Uno scoiattolo albino
Poco distante lo scontro
Di un centro sociale
Ma è un ottantenne che urla
Voglio la mia pensione
Ed andiamo con gusto
Alla ricetta del giorno
Da gustare con un vino
Raffinato e moderno
È sparito il pareo
Dalle spiagge del mondo
E l’esperto protesta:
”non facciamo più il bagno”
È la sparizione del reale
Lo spacciatore di paure
Non mi dirà non ti fidare
Ma istruzioni per odiare
È la sparizione del reale
Il sonno della mia ragione
Non mi dirà mai che arma usare
Ma il bersaglio da centrare
Guarda come porto il tempo
Guarda come dò il consenso
Guarda come mi addormento
Guarda come penso a stento
Guarda come sto in silenzio
Guarda come non mi difendo
Guarda come porto il tempo
Guarda come spero a stento
Eppure non spengo
È la sparizione del reale
L’arte del prestigiatore
Non mi dirà mai cosa dire
Ma l’argomento da trattare
È la sparizione del reale
La voce sorda del potere
Non mi dirà mai dove andare
Ma la strada che conviene
Guarda come porto il tempo
Guarda come do il consenso
Guarda come mi addormento
Guarda come penso a stento
Guarda come sto in silenzio
Guarda come non mi difendo
Guarda come porto il tempo
Guarda come spero a stento
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8. |
Il Bene
03:29
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L’allegria non si improvvisa
È una cosa seria
E la gente seria
Non vive cosi
Sopra un ponte mezzo rotto
Dentro ad un ricatto
Che il momento è brutto
Ma ti passerà
In cambio un anno di lavoro
Le ferie solo se sei bravo
La beneficenza è l’elemosina di chi
Si vuol sentire buono
La disinvoltura è un lusso
Che compete solo
A gente che sa tutto
E tutto è quel che sa
E non riguarda essere fieri
Ma sentirsi alteri
Il monodo è fatto a strati
E io guardo da qua
In cambio ho notti in discussione
Il doppio turno a esser coerente
La beneficemza è l’elemosina di chi
Non vuol cambiare niente
Ora
Depongo le armi
Non per riposarmi
Ma aspetto quel bene
Che deve arrivare
Tu dici che viene
Che ci osserva da tempo
Che non fa il doppio gioco
Che non è corruttibile
Allevia gli stronzi
Ma solo per poco
La stabilità è un brivido
Ha un gusto esotico
Magari parto
E la scoprirò
Ma amo che cosa me ne frega
Sopra questo ponte
Piove e non fa freddo
Guarda come sto
In cambio inciampo nei miei giorni
Non sono mica un fricchettone
La beneficenza è l’elemosina di chi
Non sa volere bene bene bene
Ora
depongo le armi
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9. |
Vabbè
03:11
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Ci vuole talento
A fare il giro più largo
A contorcere il senso
A sminuire il traguardo
C’è determinazione
Nel pensar che le rose
In fondo siano fatte
Quasi tutte di spine
Che la compiacenza
È un percorso obbligato
Che si vive da indignati
Ma ubbidendo allo stato
E non ho ancora capito
Se il bicchiere è più vuoto
Perché quello già pieno
Me lo sono bevuto
Ho ammazzato il realismo
Penso non cambia tanto
E se cambia poi è lo stesso
E c’ho lo stesso entusiasmo
Penso solo a puntate
Ho paura di tutto
Ma ho la faccia da più dura
Così sembra che lotto
Spera, prova, spara
Almeno una opinione
Il mondo lo conosco
Ed è migliore di me
Che rido per finta
Che spero per poco
E presumo il perché
Spera prova spara
Almeno una opinione
Il mondo l’ho intravisto
Ed è migliore di me
Che sono educata
Però odio tutti
E a tutti dico vabbèèèè
Il cielo si abbassa
L’orizzonte si stringe
Non è possibile più
Essere qualcosa comunque
Ho un recinto blindato
Mi condanno con cura
Sto antipatica a me stessa
Ma non sono la sola
Sono andata a dormire
Ho subito pressioni
Ultimamente mi interesso
Di delitti e misteri
Fossi lontana da me
Avrei capito quel buio
Fossi diversa da me
Mi appoggerei su quel muro
Nessuno scandalo al sole
È sempre stato normale
Che si vive di lavoro
E che si muore di fame.
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10. |
Imprescindibili
03:24
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Ascoltami, ascoltami
Invecchieremo insieme
Senza rincorrerci
E distruggerci
In notti senza bene
Diventeremo adulti
Senza rimandare
Smetteremo di ululare
Sarà una cosa normale
Ascoltami ascoltami
Ci siederemo insieme
E avremo confidenza
Col punto più basso
Della vergogna
In una sera a cena
Senza clemenza
Non sarà poi cosi strano
Abbracciare l’evidenza
Perché non è successo niente
È solo sbagliato tutto
I viaggi che non hai fatto
Io che ho dormito troppo
Nell’abitudine a dirsi
Ho capito domani
E domani non lo sopporto
E siamo imprescindibili
Non avere paura
Siamo imprescindibili
In questa giornata seria
E siamo imprescindibili
In questa casa vuota
Vuota che rimbomba
Condanna e ci inchioda
La felicità
Ascoltami ascoltami
Non impareremo niente
Se non ci troveremo bellissimi
In un giorno qualunque
Leggeremo insieme
Cose doverse e nemiche
Sarà un duello leale
Tra l’affanno e la pace
Ascoltami ascoltami
Ci vedremi li alle sei
E il vento sarà buono
Euforico o annoiato
Non ci mancherà l’amore
Ci mancherà soltanto il fiato
E ci riconosceremo
Per quelle aree da soldato
Perché sei il padre e il figlio
Il partito e l’orgasmo
La grazia e l’inganno
Di avere afferrato il senso
L’esaltazione e l’impegno
Di aver detto per sempre
Ma per sempre è un bastardo
E siamo imprescindibili
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Giorgia Del Mese Florence, Italy
Giorgia del Mese vince il premio della critica al premio Bianca d’Aponte nel 2007, nello
stesso anno è tra
i finalisti di Musicultura e vince il Premio Personalità Artistica al Premio
Poggiobustone.
Nel 2009 viene invitata al Tenco Ascolta e al Mei d’Autore, vince il premio Tra Musica e Parole
(direttore artistico Enrico De Angelis).
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