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Nuove Emozioni Post​-​Ideologiche

by Giorgia Del Mese

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1.
Come usciremo da sta fine di merda Come usciremo da una brutta stanza Come si esce da questo ottocento Col cappello in petto A svendere talento Come usciremo con gli occhiali da sole Come usciremo scavalcando il dolore Come si esce già vestiti per bene A dare ossigeno ad un’alba Che promette e muore Io non ho fede però ho la costanza Io non ho fede però ho resistenza Io sono il pozzo di ogni mia rinuncia Sono la cura e la sua potenza Una nuova visione Una nuova visione Luci intermittenti In questo funerale Una nuova versione Una nuova versione Porte che si aprono Senza forzare Una nuova emozione Una nuova emozione È tutto così post ideologico Il male Come usciremo da sta fine di merda Come usciremo senza una sostanza Come si esce da questo seicento Senza andare a fuoco Averlo solo dentro Come usciremo col sorriso contratto Come usciremo a fottere il sospetto Come si esce senza gentilezza Perché è solo un altro giorno Un altro giorno e basta Io non ho fede però ho la costanza…
2.
È stato bello trovarti Come gomma sugli spigoli Come cancelli spalancati Amici schierati Appartamenti scaldati È stato bello trovarti Mentre aspettavo i miei infarti Come restare ostinati Come i miei zii innamorati Dei riformismi illuminati È stato bello trovarti Come vita trai morti Come una madre a proteggerti E un padre a stupirti È stato bello trovarti Mo non volevo distrarti Per restare svenuti Nei compromessi storici Sei la lucidità che parla umile Nell’arroganza che si fa virile Sei la mia ombra che mi aspetta e mi spiega Perché non so tornare E sei lo specchio che mi sa sputare Lo scacco che sa sempre dove stare L’intelligenza che sa demolire Il sentimentalismo che ci ha fatto morire Sei tutto quello che volevo dire Quando mi dici che di classe si muore Quando mi dici che di classe si muore E noi stiamo benissimo, cazzo, amore È stato bello trovarti Come l’ombra negli angoli Come affetti trovati Come affitti pagati Come marxisti rinnovati È stato bello trovarti Mentre allineavo i disastri Come pianti scoppiati Sensi di colpa annientati La pace fatta con i miei limiti È stato bello trovarti Come vita tra i morti Come pane per denti Che sbattevano forti È stato bello trovarti Ma non volevo distrarti Per restare svenuti Nei compromessi storici Sei la lucidità……
3.
Non c’è niente da piangere Non c’è niente da aggiungere In un talk show di merda Vorrei essere sorda Ammutolire la melma Non c’è niente da attendere Non c’è niente da spendere Nell’incubo riuscito Ma come vi è venuto Sofisticato Gli uccellini migrano Le navi partono Le frontiere si passano I passaporti si timbrano Al casinò per giocare A Berna a rubare A Cuba a scopare In Albania a costruire Non ci si aggrappa al mare Per respirare Non ci si aggrappa al mare Per respirare Non ci si aggrappa al mare Per respirare Se c’è bisogno di braccia Vi faremo sapere Caro umanesimo Caro umanesimo Ci siamo tanto amati Inutilmente Quali promesse Hai mantenuto La storia si rivomita Su queste onde Non ce ne frega niente Non ce ne frega niente Dell’internazionale Di questa gente Caro umanesimo Caro umanesimo Siamo morti tutti Democraticamente. É c’è tutto prendere É c’è tutto da stendere In questa aria desolata Vorrei essere pietra Senza essere statua É c’è tutto da perdere É c’è tutto da escludere In questo “come siamo buoni” Ci portano fuori Col guinzaglio dei cani Gli aquilono volano Gli industriali partono I confini si spostano Le mani si stringono In Romania ad appaltare In Olanda a fumare In Tunisia a riposare In India a capire Non ci si aggrappa al mare per respirare…. Non ci si aggrappa Al mare per respirare Se c’è bisogno di Braccia Vi Faremo sapere Caro Umanesimo…
4.
Soltanto tu 03:58
Tutta l’ansia che ho sottovalutato Gli scontrini che non ho voluto Tutta la rabbia che ho costernato Tutto l’amore che non ho fatto Perché ero offesa e tu sei cosi delicato Tutto il dolore degli altri Tutto il dolore degli altri Dentro ai miei spazi Dentro ai miei pasti Tutto il dolore degli altri Tutto il dolore degli altri Dentro ai miei passi Nei miei disastri Nei tuoi panni solo tu Nei tuoi inciampi solo tu Negli istanti che solleverai Soltanto tu Vetri che infrangerai Giorni che sanguinerai Rabbia e resa che ti assolverai Soltanto tu soltanto tu Tutta la serietà che non ho voluto Tutto il rigore che non ho dettato Tutti i pugni che non ho alzato Tutte le volte che ti ho dato retta Senza dirti scusa ma non mi interessa Tutto l’amore degli altri Tutto l’amore degli altri Dentro ai miei spazi Dentro ai miei pasti Tutto l’amore degli altri Tutto l’amore degli altri Nei miei discorsi Nei miei armistizi Nei tuoi panni solo tu Nei tuoi inciampi solo tu Negli istanti che solleverai Soltanto tu Vetri che infrangerai Giorni che sanguinerai Rabbia e resa che ti assolverai Soltanto tu soltanto tu
5.
Fuoco tutto 03:46
Se non fosse che qui Hanno tutti ragione E che l’estate arriva e passa Sempre uguale Nel tuo portone nero Sopra la salita Avrei spiegato tutto Tolto bende alla ferita Ma io sudata dentro a una divisa E tu leggero senza una difesa Hai visto come cambia Il senso di ogni meta E mi hai guardato come vetro Sotto una nevicata Di me o di qualcun altro Di me in altro posto Ma fidati di me Che resto Mentre scegli pietre Per l’assalto Fuma un po’ più piano Così blocco Quei tuoi occhi Dove prende fuoco tutto Se sapessi tornare A quando immaginavo E nel sud dei pomeriggi Non morivo Nel tuo portone nero Sotto un cielo strano Mi sarei stesa muta Muta dentro al buio Ma io composta dentro ad una sfida E tu esploso oltre la mia diga Hai visto come cambia Il volto di ogni strada E mi hai spostato come vetro Sotto una pugnalata Di me o di qualcun altro Di me in altro posto Ma fidati di me Che resto Mentre scegli pietre Per l’assalto Fuma un po’ più piano Così blocco Quei tuoi occhi Dove prende fuoco tutto
6.
Lacreme 03:27
E vote po’ mi giro e penso a na’ jurnata e sole Ma rint fa’ nu’ fridd, ma nu’ fridd ca se more Nun tengo nisciuno a chiamma’ Nun tengo nisciuno pe asci’ E po se cercasse a parla’ Nun sapesse che di’ Saglie qualcosa che m’agita Come a’ paura e guarda’ Me sente a’ piezzi E Nun voglio asciuttà Lacreme senza cagna’ E vote po’ mi giro e penso a nata cosa ancora Me mett e’ mani nfaccia perche’ ho saccio ca sto fora Nun tengo nisciuno a vere’ Nun tengo nisciuno a capi’ E pure si torna n’amico Nun se fa senti’ Saglie qualcosa… A Napoli niente se fa’ E’ cose nun vanno accussi’ Sento inta all’anima o’ scuro Che sta pe veni’ Saglie qualcosa..
7.
La noia del secolo breve Gli schiaffi del tempo veloce Gli arresti, le nostre bocce cucite C’hai pensato veramente che è piombo una conversazione A questa strana abitudine di assolvere senza indagare L’umore da mini club in un’assemblea sindacale I nostri forse come posizione, la facile commozione C’hai pensato veramente a ringraziare per il pane A questa strana abitudine di morire senza protestare Eppure come vedi esplodono missili nelle vene La serietà fa bene, gli anni hanno poche ore Le sirene d’emergenza negli occhi fanno tremare Non è la vita degli altri che deve passare Posiziona le mine sotto il minore del male Non siamo mica in crocera nell’area industriale Abbiamo sogni complessi nell’alba linerae Andiamo a vivere bene senza farci ammazzare Andiamo Mia madre è irresistiblie parla spietata dell’amore Aspettano il tuo cadavere dalla tua coalizione Ti ho pensato veramente a lavare senza ammorbidire Questa sana abitudine di piangere senza arretrare Il resto va tutto bene nuoto pianissimo per ore Al centro italia si sta bene non ci dobbiamo suicidare C’hai pensato veramente all’apnea come uno stile A questa strana abitudine di ingoiare e non sentire il sapore Eppure come vedi...
8.
Uno sguardo che si è offeso che si scusa e chiede a stento Una schiena che si piega nonostante il portamento Un passo che non corre anche se c’è un inseguimento Il segno della croce e credo solo in questo mondo I fuochi artificili e non c’è festa non c’è santo Un incubo suicida al matrimonio atteso tanto Un sogno sconveniente, un ricordo come un pugno Non ho detto tutto in questo angolo di mondo La vita è mia e non è in saldo La vita è mia e non c’è lo sconto La vita è mia e non la regalo Per un po’ di protezione La vita è mia e non è in saldo La vita è mia e non c’è lo sconto La vita è mia e non mi serve protezione Non si calma mai la sete A fissare schermi di fontane Senza più scuse senza più scuse La pace non è quiete vile È serietà e stile Senza più scuse senza più scese La pace non è yoga Sarà il nostro fucile Senza più scuse senza più scuse Non sentire così male Non sentire così male La pioggia che ha bagnato il legno preso per l’inverno Un sorriso che si spegne il giorno del tuo compleanno Le attese fatte a pezzi dalle accuse di uno stronzo Una corsa che si ferma mentre stavo accelerando Un cuore fatto a scale e non lo scivolo di un bimbo Darebbe più problemi a farti andare dritto al centro Una casa bombardata che però non sveglia un sogno Ho un comizio nella testa che mi spinge a un intervento La vita è mia e non è in saldo…
9.
Le stelle esplodono, le mani tremano E si divertono anche i bar dove non bevono I mali scadono, gli uomini imparano E anche i dolori si convertono o nascondono Tutto può essere, succede il bene Sembra normale anche la vita che impressione È una mattina con te, è una mattina con te Che umilia chi ride male e insegna a piangere Ed io che aspetto Il segreto più forte che cerco Per dirti come si fa Ad avere gli occhi alti e fieri E essere allegri lo stesso Ed io che cerco Il filo che tiene il discorso Per dirti la solitudine Che non divora e sarà tutto a posto L’amore, l’amore Le foglie salgono, gli angoli brillano Le tenerezze si confessano e si impongono Le spiagge odorano, i muri parlano E anche gli arresi oggi non pregano e non votano Tutto può essere succede il bene Anche la vita non fa male, che impressione È una mattina con te, è una mattina con te Che umilia chi ride male e insegna a piangere Ed io che aspetto Il segreto più forte che cerco Per dirti come si fa Ad avere gli occhi alti e fieri E essere allegri lo stesso Ed io che cerco Il filo che tiene il discorso Per dirti la solitudine Che non divora e sarà tutto a posto L’amore, l’amore
10.
Che te ne sei andato a fare Mi hai lasciato così Il mare oggi ha da fare Parla come un padrone Mi nasconde il bene Ma la cosa da dire Mo’ la sapevo dire Che si tradisce tutto E tutto resta Ancora da onorare E corri corri forte Vienimi a pigliare Ho dietro il tuo riscatto E le tue scarpe nuove Sai come vai veloce Sopra tutti i muri Gli anni come chiodi A bestemmiare soli E corri corri forte Vienimi a sentire Perché sbagliamo tutto E tutto resta Ancora da onorare.

about

La cantautrice Giorgia del Mese torna con il suo terzo lavoro “Nuove Emozioni Post-Ideologiche“, un disco febbrile, elettrico e potente che attraversa la decadenza ideologica, esistenziale e politica della contemporaneità, senza mai concedere spazio alla commozione o
alla auto- assoluzione.
“Nuove Emozioni Post- Ideologiche“ è il nuovo punto di approdo della cantautrice campana, un disco che segna una ulteriore crescita nella sua capacità di coniugare testi diretti, profondi e ruvidi con una comunicatività musicale mai raggiunta prima.
Come sempre Giorgia Del Mese si mette in gioco totalmente, senza nessun filtro confermando la propria unicità nel panorama cantautorale italiano.
Le atmosfere Post-Rock e ElettroPop , cosi come le suggestioni Noise accompagnano una narrazione vigorosa che non conosce sfumature e dalla quali si riemerge con l’urgenza di cercare una nuova postazione da cui osservare.
“Nuove Emozioni Post- Ideologiche“ è un disco interamente prodotto, suonato e arrangiato da Andrea Franchi che mette la sua firma inconfondibile a questo nuovo lavoro di Giorgia del Mese, continuando quel sodalizio artistico già sperimentato felicemente nelprecedente lavoro del 2013 “Di Cosa Parliamo“.
Il disco si apre con ” Nuova Visione”, un assalto di ironia paradossale, insofferente e imperioso , e prosegue con passo ipnotico nella invettiva anarchica e libertaria di “Caro umanesimo“ respirando, ma senza troppa sosta, nella inquietudine feroce di “Fuoco tutto” e “Soltanto tu”, riprendendo poi a correre e incombere nella critica costruttiva di “Forse
come posizione” e di “Strana abitudine”, fino ad arrivare alla affermazione sacrosanta di indipendenza della propria esistenza in “Senza più scuse” per emozionare , ma con compostezza e rigore nella ultima “La cosa da dire”.
Oltre alla presenza di Andrea Franchi, le dieci tracce di “Nuove Emozioni Post-Ideologiche“ sono impreziosite dalla partecipazione di collaborazioni importanti come quelle con Peppe Voltarelli, Andrea Mirò e Francesco di Bella nell'unica cover del disco“Lacreme” dei suoi 24 Grana, che è l’unico brano di questo disco ad essere stato già
pubblicato precedentemente in digitale e con un bel video realizzato da The Factory Prd,
questo youtu.be/8x-fsteS09E

credits

released April 11, 2016

Testi e Musica: Giorgia del Mese

Eccetto Nuova Visione, Fuoco tutto, Soltanto tu, Tutto a posto, La cosa da dire

Musica: Giorgia del Mese / Andrea Franchi.

Lacreme Testo: Francesco Di Bella,
Musica: Di Bella/Fontanella/Cotugno/Minale.
Prodotto e arrangiato da Andrea Franchi.
Voce: Giorgia del Mese.

Bello trovarti Voce: Giorgia del Mese e Andrea Mirò.

Soltanto tu Voce: Giorgia del Mese e Peppe Voltarelli.

Lacreme Voce: Giorgia del Mese e Francesco Di Bella.

Tutti gli strumenti sono suonati da Andrea Franchi (Batteria, programmazioni elettroniche, Basso, Sintetizzatori, Chitarre acustiche, Chitarre elettriche, Cori)

Sintetizzatori in Strana Abitudine: Ivano Arrighetti.

Regitrato al Jam Recording Studio di Città Di Castello da Michele Pazzaglia, e al Little Demonio Studio di Prato da Andrea Franchi.

Sintetizzatori regitrati al LOW STUDIO di Prato da Loris Colangelo.

Voci registrate al Paso Double Studio di Bagno a Ripoli (Firenze) da Gianfilippo Boni.

Mixato da Andrea Franchi al Paso Double Studio di Bagno a Ripoli (Firenze).

Mastering: La Maestà Mastering di Giovanni Versari.

Produzione esecutiva: Marco Pini / Pains Record.

Progetto Grafico: Simone Vassallo.

Fotografie: Ilaria Costanzo.

Il Brano Lacreme e Francesco Di Bella sono presenti per gentile concessione de La Canzonetta Edizioni.

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about

Giorgia Del Mese Florence, Italy

Giorgia del Mese vince il premio della critica al premio Bianca d’Aponte nel 2007, nello
stesso anno è tra i finalisti di Musicultura e vince il Premio Personalità Artistica al Premio
Poggiobustone.
Nel 2009 viene invitata al Tenco Ascolta e al Mei d’Autore, vince il premio Tra Musica e Parole
(direttore artistico Enrico De Angelis).
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